L’orto a lasagna: un modo alternativo per coltivare ortaggi

orto a lasagna

Il viaggio nelle coltivazioni senza l’utilizzo di suolo continua. Dopo avervi parlato nel precedente articolo della coltivazione idroponica, ora vi descrivo un altro metodo per coltivare senza terreno che non solo vi consentirà di fare l’orto anche se non avete un appezzamento di terra, ma vi permetterà anche di riutilizzare gli scarti organici della cucina.

Il metodo di coltivazione di cui vi parlerò è chiamato orto a lasagna.

Che cos’è l’orto lasagna?

L’orto a lasagna è una tecnica di coltivazione, che prevede una sovrapposizione di strati di diversi materiali organici, tutti originati da scarti (cartoni, rametti, cippato, sfalcio d’erba, foglie secche), che sostituisce la tradizionale lavorazione dell’orto fatto vangando.

La decomposizione delle materie stratificate andrà a formare un suolo fertile, che si mantiene nel tempo e non necessiterà lavorazioni successive, questo metodo comporta un lavoro in fase di impianto, ma offre in seguito un buon risparmio di tempo.

 Il riferimento alle lasagne è dovuto alla stratificazione. Bisogna sapere che non è semplicissimo azzeccare le proporzioni dei diversi materiali, ma con qualche prova si può riuscire ad avere un orto funzionante.

Come preparare l’orto a lasagna

Per iniziare e bene concentrarsi su un orto di piccole dimensioni e procedere inseguito, quando si è più esperti, all’ampliamento.

Un bancale di 1,4 m per 3 m e 60 cm di altezza è l’ideale per iniziare, con queste dimensioni potrete coltivare fino a 40 piantine.

Il bancale può essere realizzato in mattoni o in legno trattato per evitare la formazione di muffe.

La Stratificazione

Primo strato. Posizionare i cartoni, liberati dai loro adesivi e inumiditi, in modo da sovrapporsi. Attenzione agli inchiostri!  Non deve esserci nessun inchiostro sui cartoni.

Secondo strato. Questo strato deve essere composto da materiale organico fresco proveniente dal giardino, soprattutto erba da sfalcio, meglio se già macinata dal tagliaerba. Si possono aggiungere anche bucce e altri scarti da cucina purché vegetali e non legnosi. Lo spessore deve essere di circa 10 a 15 cm.

Terzo strato. Lo strato organico secco si compone di paglia, foglie secche, ramaglie cippate e rametti molto sottili. Questo strato marrone bilancia il rapporto tra carbonio e azoto della parte verde, deve essere quindi presente in quantità proporzionata allo strato verde, deve avere almeno 10 cm di spessore.

Quarto strato. Uno strato di materiale verde di circa 5 cm, che può essere costituito da: rifiuti di cucina, falciatura del prato, erbacce, ortiche fresche non trattate e appena tagliate.

Quinto strato. Continuare con uno strato di materiale marrone piuttosto sottile, per circa 7 a 10 cm di spessore circa. I materiali che lo costituiscono possono essere: foglie morte, fieno o paglia, letame.

Ultimo strato. Finire con uno strato di compost maturo e terriccio di circa 7 a 10 cm.

Attenzione. Durante la preparazione del bancale è importante bagnare ogni strato. L’umidità è un fattore fondamentale per l’attivazione di questo orto sinergico. Non calpestare mai il bancale. È importante non seminare subito. Bisogna lasciare che i materiali nel cassone agiscano e maturino per alcune settimane.

La Gestione dell’orto a lasagna

In autunno/inverno

Lasciare che la lasagna continui la sua naturale decomposizione.

In primavera

Aggiungere nuovi strati, mantenendo le proporzioni tra i diversi elementi. Senza aggiunte la “lasagna” sì abbasserà gradualmente e il terreno perderà elementi nutritivi. Terminare sempre con strato di 7-10cm di terriccio e compost.

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